Da qualche giorno sono operative nuove soste di calata dalla parete NE della Seconda Spalla del Corno Piccolo. Era ormai tempo di dare una sistemata alla linea di calate presente su questo versante, soprattutto perché tante cordate adoperano soste di progressione di vie presenti in parete; queste ultime sono di solito su chiodi e clessidre collegate da cordoni (sempre più cordoni che si aggiungono a cordoni..) che versano in cattivo stato.
Ho cercato di realizzare un lavoro che fosse il più possibile duraturo e sfruttabile con diverse lunghezze di corda. Il materiale utilizzato sono fittoni resinati inox 316L da 14mm e resina epossidica pura; i due fittoni resinati sono collegati in serie da un cordone (attualmente verde), il punto basso è dotato di anello di calata. E’ possibile effettuare le calate con corda singola da 60m (4 calate) oppure con una coppia di mezze da 60m (2 calate). Nel primo caso prestare molta attenzione perché le prime due doppie sono “al pelo” (nodi ai capi consigliati!)
CONSIGLI PER L’USO
Prima delle note tecniche vorrei dare qualche indicazione generale sulla discesa da una delle pareti più frequentate del Gran Sasso: l’aumento costante di praticanti pone sempre più problemi di sicurezza e di sovraffollamento (le due cose sono spesso legate).
- Formarsi correttamente sulle manovre di corda doppia che resta pur sempre una tecnica “delicata” e addestrarsi a tempi di esecuzione che non siano geologici: spesso ci sono altre cordate che devono aspettare le lungaggini di cordate impreparate..
- Preferire sempre calate corte a dubbie calate lunghe, per ridurre sia le possibilità di incastro che gli attriti nel recupero delle corde.
- Preferire sempre la discesa a piedi alla discesa in doppia; quindi nel caso specifico scendere lungo il Canale Bonacossa che prevede qualche passo di III generalmente coadiuvato da corde fisse.
- Per le cordate provenienti dalla parete N sarebbe auspicabile NON scendere sulle linee di salita, ma raggiungere la cresta e scegliere la calata in doppia dal versante NE o la discesa a piedi dal canale, al fine di non intralciare le cordate ancora impegnate nella salita.
DISCESA VERSANTE NE
Per reperire la prima calata bisogna dalla cresta muoversi verso N e prima che inizi a degradare abbassarsi su una piccola cengia verso NE dove è presente la prima comoda sosta. Per chi esce dalle vie Vecchiaccio, Aquilotti 72, Placche del Totem del versante SO, la sosta di calata è 4m a sx dell’uscita in cresta (faccia a monte). Le soste sono tutte a fittoni resinati Climbing Technology con anello di calata sul punto inferiore.
Da C1 a C2: 30m!
Da C2 a C3: 29m! (in leggero obliquo a dx faccia a valle)
Da C3 a C4: 25m (in leggero obliquo a dx faccia a valle)
Da C4 al canale: 30m (oppure 15m e si arriva su comoda cengia)
Ringrazio Corrado Vaccaro ed Alessio Nunziata per il supporto logistico; Lorenzo di Tullio, Luigi Ciano, Mirco Di Girolamo, Giampiero Continenza, Alessio Angeloni per il supporto economico nell’acquisto del materiale d’armo.
Riccardo Quaranta – Guida Alpina UIAGM
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