Mi piace scrivere un breve report del corso di alpinismo invernale di base svolto dal 3 al 5 febbraio nella cornice di Campitello Matese. L’appuntamento formativo si sarebbe dovuto svolgere presso il Rifugio del Monte nel comune di Fano Adriano; la situazione nivologica ci ha indotto a spostare la location scegliendo quella già menzionata.
In compagnia di Tonio, Elettra, Alessandro, Roberta e Valentina ho avuto il piacere di condividere 3 giorni intensi e spero formativi. Il meteo si è impegnato per benino a cercare di tenerci al chiuso, tuttavia siamo riusciti a trattare gran parte dei temi previsti.
Durante la prima giornata abbiamo parlato di soste su roccia e gestione della sosta nella progressione a tiri di corda, concludendo con la progressione in conserva. Durante la mattinata l’esercitazione pratica si è svolta presso la piccola falesia del Canalone Ciampitti. Ad ora di pranzo, causa pioggia, ci siamo spostati all’interno del locale “Ciapin”, i cui gestori sono sempre disponibilissimi. Quindi al caldo della stufa abbiamo potuto proseguire lo svolgimento della fase didattica.
Durante il secondo giorno abbiamo affrontato la tecnica personale nell’uso dei ramponi e della piccozza; inoltre ampio spazio è stato dato all’auto-arresto in caso di scivolata e all’arresto del compagno in caso di cordata a due componenti. Sul terreno di gioco si è potuto verificare la realizzazione di una sosta su neve e la sua tenuta. Il pomeriggio è stata la volta dell’importante tema dell’autosoccorso in valanga, con una bella scorrazzata alla ricerca del “sepolto” mediante ARTVA, pala e sonda.
Il terzo giorno è stato dedicato a mettere insieme i vari argomenti affrontati nei giorni precedenti attraverso una gita sul versante N del M. Gallinola: preparazione, controllo di gruppo degli apparecchi ARTVA, trasferimento, legatura in conserva; l’esperienza è stata resa abbastanza severa dal meteo che non ci ha risparmiato vento, nebbia e pioggia. Accanto al lato negativo ovviamente di non aver potuto protrarre la gita anche nel pomeriggio, abbiamo avuto l’opportunità di “testarci” nelle condizioni severe della montagna, quando anche aprire e chiudere un moschettone può diventare problematico.
Desidero ringraziare tutti i partecipanti che hanno dimostrato tenacia e tanta voglia di imparare, rivolgendomi tante domande e quesiti a cui insieme abbiamo cercato di dare risposta.
Inoltre un grande ringraziamento va al prestigioso marchio PETZL ed al punto vendita PASSAGGIO CHIAVE di Collecorvino (PE) che ci hanno dato la possibilità di testare tanti prodotti per l’alpinismo classico. Iniziando dalle piccozze, abbiamo testato il modello Glacier e la più tecnica Sum’Tec; per il reparto ramponi gli allievi hanno utilizzato tutti un classico “cavallo di battaglia”, il modello Vasak nelle versioni sia con attacco semi-automatico che universale.
A concludere abbiamo potuto testare la polivalenza ancora difficilmente eguagliabile di un attrezzo che ha ormai fatto storia, il Reverso, arrivato alla sua quarta versione.
Alla prossima avventura!
Riccardo
Rispondi