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“L’anno che verrà”, nuova multipitch “plaisir” alla Rocca di Oratino, Molise

Era un po’ di tempo che non tornavo alla Rocca per aprire qualche itinerario. Complice un inverno che non c’è e, soprattutto, una linea che avevo in testa da tempo, mi sono deciso a farlo.

Ogni volta è sempre interessante confrontarsi con quello che si è immaginato di trovare e la realtà delle cose, forse la parte più stimolante dell’aspetto creativo. 

Questa volta ho deciso di aprire dall’alto per velocizzare il più possibile gli aspetti di pulizia e di messa in sicurezza, passando con il tracciato nelle zone con roccia più solida. Non è uno stile che amo. Questa è la seconda via che apro così, ma ogni tanto i compromessi fanno bene, soprattutto alla schiena, dopo lunghe giornate di lavoro in solitaria. 

Ecco, trovare una linea che prendesse sole il prima possibile, aerea ed esposta, ma popolare. Ormai per rendere una via popolare è necessario (o quasi) fare abbondante uso di spit. In tanti non sanno usare le protezioni mobili, in tanti si perdono nonostante relazioni super dettagliate. E così le vie cadono in abbandono, a parte pochi temerari che continuano a gioire nel dover far uso maggiore del cervello e spesso della fantasia. Questo è, che ci piaccia o meno. Per chi apre vie credo sia un po’ sconfortante osservare le proprie creature dimenticate dai più, almeno nella visone che ho io dell’aprire vie, che siano esse in ambiente o in falesia.

Il successo o meno de “L’anno che verrà” lo decideranno i ripetitori. Di certo è la via più “plaisir” della Rocca: accanto ad avvicinamento irrisorio e facile discesa a piedi, offre tiri totalmente attrezzati a fix 10mm, idem le soste, le difficoltà obbligatorie sono molto contenute (5b). La roccia è mediamente buona e l’esposizione nel secondo e terzo tiro si fa apprezzare particolarmente, senza risultare mai pericolosa. Consigliata in tutte le stagioni: il sole arriva in tarda mattinata in inverno, abbastanza presto in estate.

“L’anno che verrà” fu scritta da Lucio Dalla nel 1979, lo stesso anno della mia nascita ed ha un testo tremendamente attuale: un mondo ancora in guerra, nel 2023, ma anche un messaggio di speranza per il futuro, “il nuovo anno porterà ad una trasformazione” Ecco, è lo stesso augurio che ho nel cuore per uno stop alla guerra.

Grazie a Climbing Technology e Campo Base Roma per il supporto

Riccardo Quaranta – Guida Alpina

 

RELAZIONE

“L’anno che verrà” 70m, S1, I, 5c max, 5b obb. – Rocca di Oratino, parete SW

Aperta da Riccardo Quaranta in più giorni nel dicembre 2022 dall’alto.

Prima RP Riccardo Quaranta e Paola Quaranta il 25/12/2022

 

ACCESSO

Come per la falesia “La Rocca”, Oratino (CB)

AVVICINAMENTO 

Dal parcheggio si prende una traccia di sentiero subito sulla sx, alla base di una grande pietraia (ometti). Si seguono gli ometti, si attraversa una zona con massi caduti di recente e sempre a mezza costa si arriva sotto il lato ovest della Rocca. Da qui ci si porta alla base del primo pilastro, a dx della perpendicolare della torre che è sulla sommità. Nome alla base, si veda anche il tracciato in foto.

L1, 25m, 5c

Si attacca un ampio diedro-camino che conduce su una cengia erbosa, poi in blocca prima dritti poi un po’ a dx, si rientra a sx e si affronta un piccolo strapiombo. Più facilmente si supera un leccio e si sosta comodamente a sx di un vago diedro a blocchi. Sosta su 2 fix da collegare.

L2, 25m, 5c

Ci si sposta a dx della S1, si sale dritti nel diedro, per poi iniziare a traversare verso dx, giungendo ad una ampia cengia con un grande masso. Ci si salesopra e si affronta la placca (passo chiave, 5c max, 5b obb.), poi verso l’aereo spigolo a sx ed infine si perviene su comoda cengia dove si sosta. Sosta su 2 fix da collegare.

L3, 20m, 5b

Dalla S2 a sx verso lo spigolo (si consiglia di stare sul filo dove la roccia è migliore) che si segue fino ad ampia cengia. Poi dritti superando una serie di tetti a dx delle protezioni, poi sullo spigolo facile ed esposto fino al termine. Sosta su 2 fix collegati.

DISCESA

A piedi. Ci si porta sulla crestina e la si scavalca portandosi sul versante E; si segue la corda fissa, poi ancora in diagonale verso S fino a reperire una seconda corda fissa che consente di rientrare a sx e poi facilmente su traccia di sentiero verso la torre della Rocca. Da qui per facile sentiero in 2’ nuovamente al parcheggio. 

Materiale: corda singola (sufficienti 50m), 12 rinvii, eventualmente fettucce per ridurre gli attriti.

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Speciale VACANZE di NATALE 2022-’23

Ecco un po’ di proposte per il periodo natalizio.. da non dimenticare che è sempre possibile regalare un’esperienza con la guida a chi desideriamo! Per le altre attività programmate si veda il calendario inverno 2023

26/12 Ice for children

Uscita di mezza giornata dedicata alla conoscenza della montagna invernale da parte dei più giovani. E’ infatti riservata a ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni con una buona preparazione fisica.

Dove: Molise o Abruzzo (in base alle condizioni nivo/meteo)
Materiale: fornito (piccozza e ramponi)
Costo: 70 euro/persona (min 3 max 5 persone)
Durata: mattina fino ad ora di pranzo

3/1 Ice & Rock

Uscita che unisce due mondi apparentemente distanti ma in fin dei conti si tratta dello stesso gesto. Quindi arrampicata con piccozza e ramponi la mattina e nel pomeriggio via di più tiri su roccia!

Dove: Molise, Campitello Matese e Rocca di Oratino
Materiale: eventualmente fornito
Costo: 100 euro/persona (3 persone)
Durata: intera giornata

4/1 Rock & Sea

Via di più tiri a picco sul mare! E’ necessario saper arrampicare su vie in falesia da secondi di 5b/c ed avere una buona confidenza con vuoto ed esposizione.

Dove: Lazio, Gaeta
Materiale: fornito
Costo: 140 euro/persona (2 persone)
Durata: mattina fino al primo pomeriggio

6/1 Esperienza con piccozza e ramponi

Per chi volesse avvicinarsi per la prima volta all’uso di piccozza e ramponi, questa è l’occasione buona. All’interno di una facile gita sarà mostrato l’uso di piccozza e ramponi con le varie tecniche (“cramponage”)

Dove: Molise o Abruzzo (in base alle condizioni nivo/meteo)
Materiale: fornito (piccozza e ramponi)
Costo: 80 euro/persona (min 4 max 6 persone)
Durata: mattina fino al primo pomeriggio

7/1 Mixing at the moonlight!

Esperienza di salita di una via di misto ma… al chiaro di luna! Necessaria una minima esperienza pregressa nell’uso di piccozza e ramponi su terreno classico.

Dove: Molise
Materiale: personale, compreso di lampada frontale
Costo: 170 euro/persona (2 persone max)
Durata: serata fino alle 22:00 circa

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News Falesia “Casale”, Oratino (CB)

E’ tempo ormai di scrivere un resoconto dei lavori che hanno riguardato la falesia “Casale” ad Oratino, dal tempo dell’uscita della guida “Molise Rock” ad oggi. Si tratta quindi di una serie di informazioni che non troverete nella guida perché successive alla sua uscita; pertanto spero possano essere di integrazione a quelle contenute nel lavoro cartaceo.

Settore “Alveari”

Partendo dall’estremo margine sinistro sono state aperte tre vie trad (si veda figura).

Nuove vie trad settore “Alveari”, Oratino

Per la salita di queste sono sufficienti una serie di friend dallo 0,5 al 2 BD ed una scelta di dadi medio-piccoli (in particolare per “L’esercito sul pianerottolo”. Tutte le vie hanno sosta attrezzata a fix o resinati ed hanno una buona proteggibilità (R1)

 

Settore “Felce Azzurra”

Tra il settore “Alveari ed il settore “Orizzonti Perduti” è stato iniziato un lavoro di pulizia e sistemazione della base in occasione dell’apertura della prima via a più tiri della falesia, “Felce Azzurra” di cui riporta tracciato e relazione.

Il tracciato di “Felce Azzurra”

 

Settore “Orizzonti Perduti”

Un gran lavoro di restyling ha riguardato diversi itinerari presenti in questo settore. Partendo da un lavoro di pulizia alla base che ha reso il muro ben più solare ed accogliente. Passando alle vie ecco l’elenco delle novità

I nuovi tiri del settore “Orizzonti Perduti”

  • “Tramonto occidentale” ha una nuova sosta omologata inox 316L
  • “Sud afternoon”, richiodata a fittoni resinati e più vicini rispetto alla versione originale
  • “Orizzonti perduti”, lavoro di consolidamento su un masso nei pressi del passo chiave, aggiunta di un fittone in uscita e sosta nuova in acciaio inox 316L
  • “Campane tibetane”, totalmente richiodata a fittoni inox, allungata di 4-5m e sosta nuova omologata inox
  • “Buetterfly on a wheel” nuovo tiro trad che vale 6b; corre alla destra di “Regalo di un padre” e finisce sulla catena di “Campane tibetane”. Nel camino tenersi assolutamente a sx perché sull’altro lato la roccia è rotta
  • “Colazione da Tiffany” allungata con sosta nuova (in comune con “I giardini dell’Eden”)
  • “Le torri gemelle”, richiodata a fittoni resinati inox e distanze ottimizzate, sosta inox nuova
  • “November rain”, nuovo tiro sportivo a dx della precedente, 6a+ (novembre 2021)

Ringrazio al solito i miei supporter Climbing Technology, Campo Base Outdoor Roma e Sacchetto per l’aiuto sul campo.

Riccardo Quaranta – Guida Alpina

Meteo solare in apertura su “Felce Azzurra”!!

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ROCK CLIMBING DAY!

SABATO 26 MARZO 2022 – MOLISE

Giornata di arrampicata su roccia dedicata a chi è alla PRIMA ESPERIENZA ed a chi ha iniziato da poco e volesse migliorare la propria tecnica affiancato da una Guida Alpina e da istruttori di arrampicata. La giornata è organizzata in collaborazione con ASD Orizzonti Verticali Campobasso.

PROGRAMMA di MASSIMA

Ritrovo ore 10:00 e trasferimento in falesia; la località sarà scelta in base alle condizioni meteo e comunicata ai partecipanti in forma privata.

Gli allievi saranno divisi in piccoli gruppi di 2-3 persone in  base al livello personale ed esperienza, seguiti da istruttori di arrampicata, sotto il coordinamento e la supervisione della Guida Alpina.

Le attività termineranno per le 17:00

Necessario abbigliamento da trekking (o comunque sportivo), zaino 20l min, colazione al sacco. Per chi avesse necessità sarà fornita l’attrezzatura tecnica necessaria (imbraco, casco, scarpette, ecc.)

ISCRIZIONI e COSTI

Le iscrizioni sono da effettuarsi entro il 20/3 mediante il versamento della quota che è di 50,00 euro. Le modalità saranno comunicate scrivendo una email a info@riccardoclimbing.com

 

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“Power” – Rocca Oratino – Video apertura

Video amatoriale dell’apertura di “Power”, alla parete ovest della Rocca di Oratino in Molise. I primi due tiri sono stati aperti in autosicura dal basso e i restanti sempre dal basso ma affiancato dalla preziosa sicura di Laura. Ho aperto questa via adottando uno stile che prevedesse di piazzare le protezioni fisse laddove piantavo chiodi in maniera da far restare inalterato l’ingaggio complessivo. Questo si traduce in lunghi run-out sul terzo tiro che rappresenta il tiro chiave sia per impegno psicologico che per difficoltà tecnica. Successivamente all’apertura la via è stata pulita da terra e sassi; i fix da 8mm sono stati tutti sostituiti da resinati 10mm in inox 316L, comprese le soste. Resta tuttavia un itinerario NON sportivo per le ragioni prima menzionate. Sezioni atletiche nelle prime due lunghezze si alternano a sezioni più tecniche e di boulder come il terzo tiro; le ultime lunghezze offrono invece un’arrampicata di relax e scorci panoramici notevoli. Per la relazione dettagliata si rimanda a questo link: https://www.planetmountain.com/rock/v… oppure in forma cartacea sulla guida “Molise Rock” edita da Versante Sud.

Si ringrazia: Climbing Technology – Garmont – Campo Base Outdoor Roma

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UNA GIORNATA A PIETRA MARTINO 2020

UNA GIORNATA A PIETRA MARTINO  2020

Sabato 21 novembre 2020

Pietra Martino è un monolite spettacolare che si erge isolato nei campi nel territorio di Salcito (CB).  Per le sue caratteristiche di isolamento, pregio paesaggistico e presenza di specie rare è inserita all’interno del S.I.C. “Torrente Rivo”.

Da anni l’ASD Orizzonti Verticali (www.orizzontiverticali.it), la Guida Alpina Riccardo Quaranta (www.riccardoclimbing.com) e il “Parco delle Morge” (www.parcodellemorge.it) lavorano alla valorizzazione turistico-sportiva di questo luogo. 

Quella di sabato 21 novembre sarà una giornata dedicata alla scoperta delle bellezze di Pietra Martino in cui si avrà la possibilità di raggiungere a piedi la “morgia” (termine molisano con cui si indicano i massi isolati), salire sulla sua cima attraverso un breve e divertente percorso poco impegnativo. 

Sarà una giornata dedicata in generale alla scoperta del nostro territorio e all’arrampicata che potrà essere praticata in autonomia (per gli esperti) oppure affiancati dalla Guida Alpina Riccardo Quaranta. L’incontro è ovviamente aperto a tutti gli sportivi che già praticano arrampicata e che con la loro presenza vorranno sostenere l’iniziativa e la diffusione di una giusta cultura di uso e fruizione del territorio mediante attività eco-sostenibili. 

NOTA COVID-19: è obbligatorio l’uso della mascherina nei momenti di permanenza alla base della parete.

PROGRAMMA

ORE 9:30

Ritrovo per tutti presso distributore di benzina Total-Erg sulla SP15 in prossimità del bivio per Salcito (https://www.google.it/maps/place/TotalErg/@41.7317516,14.4829402,23903m/data=!3m1!1e3!4m12!1m6!3m5!1s0x13309ba599186ce9:0x20a83d35ba20afcc!2sTotalErg!8m2!3d41.7313!4d14.5272!3m4!1s0x13309ba599186ce9:0x20a83d35ba20afcc!8m2!3d41.7313!4d14.5272)

ORE 9:45

trasferimento dal punto di ritrovo al parcheggio di inizio sentiero per Pietra Martino. Visita alla cima del monolite e trasferimento poi alla sua base.

ORE 10:30  – 17:00

inizio delle attività di arrampicata in autonomia ed inizio della lezione di arrampicata (10:30 – 15:00) con la Guida. Quest’ultima sarà rivolta a chi non ha esperienza/autonomia per quanto riguarda questa disciplina o a chi già arrampica ma voglia approfondire particolari aspetti, affiancato da un professionista del settore. Il materiale per la lezione sarà eventualmente fornito dalla Guida su richiesta. Il costo della lezione è di euro 40,00/persona previa iscrizione scrivendo a info@riccardoclimbing.com

Per chi arrampica in autonomia: è necessario padroneggiare le tecniche di sicura al primo e al secondo di cordata e la relativa progressione; avere materiale proprio.

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  • durante l'apertura dell'ultimo tiro
  • Riccardo Quaranta durante la prima RP
  • Riccardo Quaranta su L3

“Moonchild”, Rocca di Oratino.

Se si cerca sul vocabolario il significato di “rocca” ci si accorge che con tale termine si intende una fortificazione generalmente posta sulla sommità di un luogo isolato ed anche una cima isolata con pareti nude e rocciose. La “Rocca di Oratino”, per non farsi smentire, racchiude entrambe le definizioni: è una parete rocciosa alta fino a 120m sulla cui cresta sorge una torre di epoca medioevale. Insomma, se vogliamo essere sintetici, si tratta di un luogo molto suggestivo a due passi dal capoluogo della regione che non esiste, il Molise.

Riccardo Quaranta su L3 (Foto di Stefano Di Mauro)

Questo posto, così particolare e così ben visibile dalla fondovalle del Biferno, fin dagli anni ’80 è stato teatro di esplorazioni, più o meno verticali, ad opera di speleologi, arrampicatori ed alpinisti. Le tracce di tali passaggi sono tante e per lo scrivente ritrovare ogni tanto un chiodo, una sosta, una vecchia fila di spit 8mm infissi a mano, è sempre una grande emozione. A ricostruire,  per quanto possible, un po’ di storia di quegli anni mi ha aiutato Gianmario Lantella con queste interessantissime note storiche 

In apertura sul quarto tiro

Recentemente, sia ad opera mia che del forte arrampicatore campobassano Pietro Radassao, la Rocca di Oratino sta vivendo una nuova vita. Ho iniziato con l’apertura di una via lunga di ampio respiro e molto panoramica (la “Cresta della Rocca”), a breve distanza temporale ho aiutato Pietro ad ampliare la falesia di monotiri sportivi sul versante N (attualmente circa 30 vie dal grado 4 fino ad 8). Successivamente mi sono dedicato alle vie a più tiri aprendo “Invidia”, poi “Metallica”….infine l’ultima nata “Moonchild”, omaggio ai miei idoli Iron Maiden. 

Durante la prima RP (Foto L. D’Alessandro)

“Moonchild” è una via che sfrutta i punti deboli della parte più “rossa” del versante ovest della Rocca. E’ in questo modo possibile attraversare la zona più strapiombante della parete restando su difficoltà classiche (5c+ max); a patto di accettare un lungo traverso che evita appunto le zone più difficili o con roccia non buona. E’ un itinerario che richiede esperienza su terreno d’avventura: sono presenti spit ma è necessario integrare i tiri con dadi e friend; inoltre diverse soste sono da integrare. E’ stata aperta in libera ed in solitaria dal basso lasciando in posto le protezioni fisse adoperate in apertura; questo ha aggiunto un sapore decisamente caratteristico alle due giornate trascorse da solo in parete.

RELAZIONE “MOONCHILD” Rocca di Oratino

Spero di aver suscitato un po’ di curiosità nel lettore per un angolo di Molise che sono convinto non deluderà chi deciderà di far visita. Sfruttando l’esposizione (ricordo si tratta di una parete ovest) è possibile arrampicare durante tutto l’anno ad eccezione dei periodi più caldi. La ricettività ad Oratino e dintorni è più che avviata; da non mancare l’ottima cucina locale. Per chi volesse combinare roccia e neve/ghiaccio, con 30’ di auto si raggiunge la località sciistica di Campitello Matese dove, oltre che sciare, è possibile praticare alpinismo invernale a tutti i livelli.

Per qualsiasi informazione o consiglio: info@riccardoclimbing.com

Ringrazio Climbing Technology, Garmont e Campo Base Outdoor Roma per il supporto.

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Via “Metallica”, Rocca di Oratino – Relazione

Nuova via multi-pitch alla Rocca di Oratino. Questo itinerario si aggiunge alle due vie a più tiri già presenti, la “Cresta della Rocca” ed “Invidia”.

Lo spigolo del primo tiro

 

“Metallica” è un itinerario tecnicamente più semplice della vicina “Invidia”, tuttavia richiede sempre una buona esperienza nel piazzamento delle protezioni, trattandosi di una via da integrare: sono presenti fix, ma solo prima dei passaggi chiave dei tiri.

 

Il secondo tiro, dopo il passo chiave

 

Non manca l’esposizione, soprattutto nell’ultimo tiro, lunghezza che regala davvero belle emozioni con un crescendo di vuoto tutto da gustare.

 

Paola sulla spettacolare terza lunghezza

Anche questa via è stata aperta dopo diversi giorni di lavoro in parete perché il risultato fosse godibile e il più possibile sicuro. Rammento tuttavia che si tratta sempre di terreno d’avventura, quindi la salita (come tutte quelle presenti alla Rocca) è da intraprendere con le dovute accortezze e la dovuta formazione.

Il nome questa volta è il tributo ad una delle più grandi band di musica metal ma anche il riferimento ad un po’ di metallo che troverete lungo la via… scalare per credere!!!

Grazie a Climbing Technology, Garmont e Campo Base Outdoor per il supporto.

Via “METALLICA”, Rocca di Oratino (Oratino, CB)

70m circa, 5c max, 5c obb. RS2, I

Aperta da Riccardo Quaranta in più giornate nel dicembre 2019.

Prima ripetizione: R. Quaranta, P. Quaranta, L. D’Alessandro il 24/12/2019 

Tempo per la sola salita: 1.30’/2.00ore

Accesso

Da Campobasso seguire la strada provinciale 41 in direzione Oratino, prima di entrare nel paese prendere a sx in direzione “Fondovalle del Biferno”- Castropignano. Continuare a scendere per qualche chilometro finché apparirà la rocca con la caratteristica torre sommitale. La si raggiunge prendendo un bivio sulla dx, in corrispondenza di un vecchio ponte in disuso chiuso al traffico. Si sale per circa 6-700 m una ripida stradina asfaltata e si parcheggia in uno spiazzo sulla sx, accanto al muro di cinta di una villetta in pietra. Per chi proviene dalla Fondovalle del Biferno (SS 647) lasciarla in corrispondenza del bivio per Oratino, seguire le indicazioni per questo comune fino a giungere in prossimità di un ponte crollato; qui prendere a sx una ripida stradina asfaltata; si parcheggia in uno spiazzo sulla sx, accanto al muro di cinta di una villetta in pietra. 

Avvicinamento 

Dal parcheggio si prende una traccia di sentiero subito sulla sx, alla base di una grande pietraia (ometti). Si seguono gli ometti, si attraversa una zona con massi caduti di recente e sempre a mezza costa si arriva sotto il lato ovest della Rocca. Ancora avanti fino ad una zona più acclive, prima che inizi una leggera discesa lasciare il sentiero e salire verso un evidente spigolo, con nome e terrazzamento alla base (meno di 10’ dal parcheggio). Si veda anche foto tracciato. 

Relazione

Via parzialmente attrezzata a fix inox 10mm, richiede buona dimestichezza nell’uso delle protezioni mobili ed attitudine all’arrampicata “in ambiente”. Roccia buona.  

L1, 18m, 5b

Si attacca l’estetico spigolo appoggiato, restando sempre sul filo. Dopo qualche risalto si affronta un tratto più liscio (fix) e si perviene ad una comoda cengetta. Sosta su 2 fix da collegare.

L2, 18m, 5c 

Si attraversa una cengia terrosa e si attacca la bella placca (fix), prima centralmente poi spostandosi dx. Si affronta un tratto più verticale (fix) con arrampicata tecnica e di soddisfazione, lo si supera entrando in un piccolo diedro a sx (possibile fettuccia su spuntone), infine dritti ad una cengia con albero. Sosta su albero. 

L3, 32m, 5c

Tiro aereo ed esposto. Dall’albero dritti ad una placca appoggiata (non proteggibile) poi a sx in piena placca (fix), si seguono le protezioni restandone alla dx fino ad un’invitante lama. Da questa ancora dritti ad una fessura (nut o friend), da questa iniziare a traversare verso sx sempre su buoni appigli e appoggi. Ci si protegge con dado/friend ad un masso incastrato, ancora a sx verso il filo dello spigolo (fix), da questo dritti a superare un piccolo tetto ben ammanigliato. Sempre dritti sul filo dello spigolo (fix), si punta ad una fessurina obliqua da da dx a sx, la si raggiunge con arrampicata esposta (dado), da questa si esce ad un’ottima presa che consente di uscire dalle difficoltà (restare sempre sul filo dello spigolo, ai lati la roccia non è buona). Si supera un vecchio spit 8mm e da questo dritti ad un pulpito sul filo della cresta.  Sosta su anello inox e fittone resinato da collegare.

Discesa

Lungo la cresta (passi di II) in direzione della torre medioevale e da questa nuovamente al parcheggio (5’)

Materiale

N.D.A., 8-10 rinvii, serie di dadi medio/piccoli, friend dallo 0.3 allo 0.5 misure BD (utili ma non indispensabili), cordini e fettucce. 

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Speciale vacanze di Natale 2019-’20

 

Martedì 24 dicembre 2019

Lezione di arrampicata su roccia – Liv. intermedio – Loc. Caprile (FR)

 

Venerdì 27 dicembre 2019

Lezione di introduzione allo scialpinismo – Majelletta

 

Sabato 28 e domenica 29 dicembre 2019

Corso base alpinismo invernale (Matese/Mainarde)

 

Lunedì 30 dicembre 2019

Esperienza di dry tooling ed arrampicata su misto – Matese

 

Martedì 31 dicembre 2019

Via di misto, livello intermedio/evoluto

 

Mercoledì 1 gennaio 2020

Attività su richiesta

 

Venerdì 3 gennaio 2020

Uscita alpinismo invernale, liv. intermedio/evoluto Mainarde

 

Sabato 4 gennaio 2020

Arrampicata multi pitch alla Rocca di Oratino (Oratino, CB)

 

Lunedì 6 gennaio

Attività su richiesta

 

BUONE FESTE!!

Riccardo Quaranta – Guida Alpina e Maestro di Alpinismo UIAGM

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Via “Invidia”, Rocca di Oratino, Campobasso – Relazione

La vita spesso fa strani giri, giri molto lunghi per poi magari tornare al punto di partenza. Perché esordisco così? Perché quello della Rocca di Oratino è un luogo che tutte le generazioni molisane di amanti delle attività verticali (dagli speleologi agli alpinisti) hanno frequentato, almeno una volta. Mi riferisco alle generazioni meno recenti, quelle attuali forse la vedono dalla valle e nemmeno si pongono domande. Appartenendo al primo gruppo anche io ho avuto, agli esordi, esperienze in quel posto magico. Fino a decidere, per una serie di ragioni ed un numero infinito di giri di perlustrazione, di tornarci.

Laura prima del traverso terminale di L2

Così, da un anno circa, la Rocca di Oratino sta vivendo una nuova primavera. La “Via della Cresta” ha dato inizio a questa rinascita (qui la relazione),  poi l’ampliamento dell’omonima falesia (ad opera mia e di Pietro Radassao) che ospita tante vie sportive mono-tiro di tutti i gradi; ora è il tempo di vie a più tiri. La prima delle nate è quella che vi presento qui, “Invidia”.

Frutto di tanti giorni di lavoro in parete da solo, rappresenta per me il ritorno alle origini: la Rocca e le tante falesie nei dintorni di Oratino hanno costituito una palestra importante, nel mio percorso sportivo e professionale. La tanta fatica è stata tuttavia supportata da una grande determinazione, dalla voglia di segnare il ritorno con qualcosa di bello, che potesse trasmettere belle emozioni.

Luigi alla partenza di L3

Il nome? Beh uno dei peccati capitali meritava un “nero su roccia”, uno dei sentimenti peggiori e più tristemente diffusi in chi denigra i sogni altrui, soprattutto quando si realizzano. Non temete, tornerò presto con i “miei” nomi , quelli che hanno a che fare con il mondo (ben più nobile) della musica e dei viaggi che essa ci dona!

Grazie a Climbing Technology, Garmont e Campo Base Outdoor per il supporto.

 

Tracciato della via “Invidia”, parete W, Rocca di Oratino, Oratino (CB)

 

VIA “INVIDIA”, Parete W, ROCCA DI ORATINO (Oratino, CB)

85m circa, 6a+, 6a+ obb. RS2, I

Aperta da Riccardo Quaranta in più giornate nel novembre 2019.

Prima ripetizione: R. Quaranta ,L. Tagliaferri, L. D’Alessandro il 12/12/2019 

Tempo per la sola salita: 1.30’/2.00ore

Accesso

Da Campobasso seguire la strada provinciale 41 in direzione Oratino, prima di entrare nel paese prendere a sx in direzione “Fondovalle del Biferno”- Castropignano. Continuare a scendere per qualche chilometro finché apparirà la rocca con la caratteristica torre sommitale. La si raggiunge prendendo un bivio sulla dx, in corrispondenza di un vecchio ponte in disuso chiuso al traffico. Si sale per circa 6-700 m una ripida stradina asfaltata e si parcheggia in uno spiazzo sulla sx, accanto al muro di cinta di una villetta in pietra. Per chi proviene dalla Fondovalle del Biferno (SS 647) lasciarla in corrispondenza del bivio per Oratino, seguire le indicazioni per questo comune fino a giungere in prossimità di un ponte crollato; qui prendere a sx una ripida stradina asfaltata; si parcheggia in uno spiazzo sulla sx, accanto al muro di cinta di una villetta in pietra. 

Avvicinamento 

Dal parcheggio si prende una traccia di sentiero subito sulla sx, alla base di una grande pietraia (ometti). Si seguono gli ometti, si attraversa una zona con massi caduti di recente e sempre a mezza costa si arriva sotto il lato ovest della Rocca. Ancora avanti fino ad una zona più acclive in leggera discesa si perviene all’attacco, con i primi fix argentati ben visibili (meno di 10’ dal parcheggio). Si veda anche foto tracciato. 

Relazione

Via parzialmente attrezzata a fix 10mm, richiede buona dimestichezza nell’uso delle protezioni mobili ed attitudine all’arrampicata “in ambiente”. Roccia da buona ad ottima, tranne pochi e brevi tratti con roccia discreta.  

L1, 30m, 6a

Inizialmente su facile placca in leggero obliquo verso dx, si perviene in prossimità di un tetto che delimita a dx un diedro. Si traversa a dx (fix) e si rimonta un tratto strapiombante. Poi dritti sul filo dello spigolo fino ad un’ampia fessura (friend), da questa sempre dritti si perviene su un’ampia cengia. Sosta su fix da integrare.

L2, 25m, 6a+ 

Si traversa verso sx in direzione di un cordone su cl., si oltrepassa lo spigolo e si entra in un ampio diedro. Lo si percorre fino ad un tratto aggettante (cordone su cl.), lo si affronta con arrampicata in opposizione da non sottovalutare (fix) e si arriva in placca. Ancora dritti ad una zona più verticale (fix) da cui si traversa nettamente a dx (fix). Con arrampicata tecnica in traverso (friend) si perviene alla sosta. Sosta su due fix da collegare. 

L3, 28m, 6a+

Tiro aereo ed esposto su bella roccia. Dalla sosta dritti in un diedro accennato (friend), poi in obliquo a sx (fix) e da questo nuovamente dritti in un piccolo diedro (cordino in kevlar su spuntone). Sempre dritti nel diedrino si supera il passo chiave (friend) e con ribaltamento atletico ci si porta su una piccolissima cengia sulla dx. Da questa dritti ad un fix sotto una zona aggettante che si supera con arrampicata atletica ma sempre su buone prese. In ultimo dritti lungo lo spigolo fino allo sosta, posta sotto un piccolo tetto sul filo di cresta. Sosta su ch. e fittone resinato da collegare.

Discesa

Lungo la cresta (passi di II) in direzione della torre medioevale e da questa nuovamente al parcheggio (5’)

Materiale

N.D.A., serie di friend dallo 0.3 al 2 BD, cordini e fettucce.

 

Riccardo Quaranta Guida Alpina UIAGM

 

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