SARDINIA ROCK TRIP 2019

I viaggi durano sempre poco, fuggono via rapidamente e lasciano tante impronte dentro, così profonde che i ricordi e le sensazioni restano intatte, anche dopo tanto tempo.

Ormai è trascorso un mese e mezzo dal viaggio di arrampicata condiviso con Luigi in terra sarda, più precisamente sulla costa orientale, in zona Baunei. Quattro giorni intensi, pieni di roccia, scalata, emozioni, paesaggi mozzafiato.

E’ sempre difficile raccontare un’emozione, dico sempre che le emozioni vanno vissute dal vivo. Ma ci ho provato in 3 video-racconti della nostra esperienza.

DAY 1

Ecco il primo, la nostra prima giornata dopo essere arrivati nella bellissima Baunei, alle prese con la via “Marinaio di foresta”, su Pedra Longa. Via che si caratterizza per l’esposizione sul mare cristallino, la buona roccia, le difficoltà contenute e la costante presenza della Punta Giradili… meta della seconda giornata!

Buona visione e restate sintonizzati per le altre puntate…

DAY 2

Il giorno successivo si riparte di buon’ora per l’obiettivo del viaggio: la Punta Giradili con la via “Mediterraneo”. 260 m di calcare fino al 7a+; esposizione sempre garantita e chiodatura lunga condiranno questa giornata indimenticabile, iniziata il giorno precedente con un opportuno quanto fondamentale sopralluogo per reperire avvicinamento ed accesso. Il mattino seguente infatti termineremo la via proprio all’ora in cui entrava al sole, con una coordinazione quasi maniacale. Ad integrare il mio video (che non ha alcuna pretesa artistica), consiglio di vedere un video realizzato da un professionista che riprende, tramite un drone, la salita di questa via (clicca qui): un punto di vista “esterno” che meglio fa percepire la bellezza di questa salita e di tutto l’ambiente attorno.

DAY 3

Eccoci nuovamente alle prese son una guglia, questa volta una delle più famose, di sicuro la più conosciuta della Sardegna, l’Aguglia di Goloritzè. Dico a Luigi “non puoi non scalarla”, andremo lì. Io ritorno in quel luogo dopo circa 16 anni a scalare quello spettacolare monolite. L’emozione è stata grande, anche perché al tempo fu una delle mie prime avventure su una multi-pitch vista mare.

E anche ora lo spettacolo non è mutato, sempre grandioso e affascinante. Anche se volevo salire un’altra via torno a salire nuovamente “Sole Incantatore”: resta un itinerario spettacolare ma ormai inizia a risentire delle ripetizioni, essendo in diversi tratti unto dalle innumerevoli ripetizioni.

Si conclude così un viaggio che è stato sia nei luoghi che nell’anima. Ringrazio Luigi per le splendide giornate trascorse insieme, nutrendoci di roccia, sole e … blu!

Per chi fosse rimasto affascinato anche da queste semplici immagini, due i prossimi appuntamenti in terra sarda, con programmi “NO BIG” adatti anche ad arrampicatori non evoluti:

SETTEMBRE: dal 20 al 23 (iscrizioni entro il 15 agosto). Clicca qui per il programma

NOVEMBRE: dal 1 al 3

Per entrambi gli eventi posti limitati; dettagli scrivendo una mail a info@riccardoclimbing.com

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“BRONTOSAURO”, Jurassic Park, Sardegna

Ormai è trascorso circa un anno dall’apertura di questa via di arrampicata nella magica terra di Sardegna. Non perché fosse caduta nel dimenticatoio, forse semplicemente perché non ho mai avuto il tempo di potermi dedicare con sufficiente attenzione ad un luogo che è semplicemente magico. Definire quella di “Jurassic Park” una falesia mi pare un po’ riduttivo. “Jurassic Park” è un luogo che ti entra nel cuore e negli occhi. Reso famoso al grande pubblico da una foto del prolifico Maurizio Oviglia (foto che ritrae il bellissimo “dito” della via “Dillosauro”) si tratta di un luogo che bisogna andare a cercare con volontà per almeno un paio di ragioni.

La spettacolare “Dillosauro”

La prima è l’avvicinamento abbastanza lungo, circa due ore a piedi se non si possiede un fuoristrada. La seconda sono la difficoltà e lo stile di apertura delle vie: ci sono vie trad e vie a spit con difficoltà che – a parte un paio di 6a – sono sempre dal 6b in su. Diciamo che se ti vuoi divertire è consigliato un buon 6c-7a a vista. Questo ne limita un po’ la frequentazione per chi magari non padroneggia quelle difficoltà, o ha poca esperienza con friend e nut.

Uno sguardo d’insieme sulla falesia di Jurassic Park

Forse soprattutto per la seconda premessa decisi lo scorso anno, insieme a Fabio, di aprire una via trad dal grado umano, individuando una linea sul limite sx della falesia. Ne è uscita fuori una linea di due tiri (eventualmente collegabili in un unico tiro con corda da 80 m) piacevole e non difficile, soprattutto facilmente proteggibile. Le difficoltà si concentrano nel cortissimo secondo tiro, il cui passo delicato e tecnico è protetto da un fix, l’unico oltre quelli presenti alle soste.

Il tracciato di “Brontosauro”

Al di la’ della nuova via, l’invito è quello di andare a visitare questo splendido angolo di Sardegna, vi assicuro non ne resterete delusi: tiri strepitosi su granito stupendo. Trovate tutte le info sulla guida alle vie lunghe e trad “Pietra di Luna” di Maurizio Oviglia.  E non dimenticate una reflex con voi per fermare inquadrature e scorci davvero unici!

Fabio su L1

Si ringrazia il punto vendita ALTA QUOTA di Isernia e Climbing Technology per il materiale fornito.

Foto mie, di Laura D’Alessandro e Fabio Madonna.

 

Riccardo Quaranta

GUIDA ALPINA

 

Riccardo in apertura sul brevissimo L2

Per chi fosse interessato a questi ambienti e ad un’esperienza unica in terra Sarda, il prossimo viaggio di arrampicata è previsto per nel periodo dal 1 al 5 novembre 2017; per info ed iscrizioni mandare una mail a info@riccardoclimbing.com

 

RELAZIONE

Via “BRONTOSAURO”, 38m, 6a+ max, 5c obb., RS1.

Aperta dal basso in libera il 30/10/2016 da Riccardo Quaranta e Fabio Madonna

Falesia di “Jurassic Park”, Tertenia (NU)

ACCESSO ed AVVICINAMENTO

Si veda la guida citata nell’articolo

ATTACCO

Si percorre la base della falesia spostandosi sul suo estremo margine sx (faccia a monte), dopo essere transitati sotto una zona di pareti leggermente strapiombanti.

L1, 5C, 30 m

Si attacca il facile diedro (si veda foto) facendo attenzione a qualche arbusto, si perviene ad un’ampia cengia; da qui si punta all’evidente fessura che delimita il lato sx della parete, la si affronta con divertente arrampicata d’incastro fin dove termina. Sosta su due fix inox con maglia di calata.

L2, 8m, 6a+ (5c obb), 1 fix

Dalla S1 si traversa a dx per un metro (friend rosso BD), si rimonta la fessura orizzontale e si affronta il delicato passaggio in placca (1 fix) che conduce alla sommità del pilastro. Sosta su fix e spuntone con maglia di calata.

DISCESA

In doppia lungo la via

MATERIALE

N.d.a, corda singola da 70m, set di friend dallo 0.3 al 3 BD.

Mentre attrezzo la S2

Io e Fabio in cima a “Brontosauro”. Foto per gentile concessione di Matteo Giglio

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