Cascata di ghiaccio “La delicata” Parete NE Serra delle Ciavole

L’avventura può essere tranquillamente dietro casa o più o meno dietro questa. Ciò di cui si nutre un’avventura sono le idee: da queste nascono le giornate più belle, come quella raccontata da questo video e da queste foto. 

Ludovico sullo strepitoso primo tiro

La cascata delle Ciavole, presente sulla parete NE dell’omonima cima è stata salita per la prima volta nel 2/1/2017 da Cristiano Iurisci & Co, dopo lunghe dissertazioni sui social ed un paio di tentativi falliti da parte di altrettante cordate. Le foto ormai circolavano da un po’ e restare inermi davanti ad un flusso così caratteristico non era possibile.

Dal 2017 la cascata si è sempre formata ed il 2020 non ha fatto eccezione. Anzi questa volta la foto sulla quale si sono avviate le elucubrazioni mostrava “La delicata” (questo il nome dato dagli apritori) in splendida forma. Proprio dall’autore di quella foto, caro amico da lungo tempo,  mi arriva l’invito a fare visita a quella che probabilmente è la cascata più a sud d’Italia. 

L’altrettanto spettacolare secondo tiro

Non me lo faccio ripetere due volte, chiamo Ludovico e ci organizziamo per un raid di due giorni. Quattro ore di auto da Campobasso a Terranova di Pollino, cena presso l’ottimo ristorante “Luna Rossa”, a letto presto, sveglia alle 5:30, una mezz’ora circa di auto fino al parcheggio, scarpino di 2 ore, di cui una circa a tracciare nella fresca e finalmente siamo sotto la cascata. Spaziale: bellissima lei e ancora più spettacolare l’ambiente in cui è incastonata. Non si perde tempo, dopo le foto di rito ci si prepara e via.  Salgo agevolmente, c’è tanto ghiaccio e si mettono tranquillamente viti da 16 cm. Un primo lungo tiro di 45-50 m mi porta a sostare sulla dx (sosta su ghiaccio) e a recuperare Ludo. Parto per il secondo tiro traversando a sx e riconquistando il centro della cascata, sempre bellissima; nella parte centrale 4 m a 80° rappresentano la sezione più difficile, poi una bellissima placca ghiacciata mi conduce alla S2 su albero. Ludovico procede spedito anche se, come tutti alla prima esperienza su cascata (per lui è la prima in assoluto) tende ad esagerare con la forza.. risultato giunge in sosta un po’ affaticato, ma sempre sorridente. Quel sorriso che abbiamo mantenuto durante tutto questo bel “viaggio”. Agli apritori era mancato l’ultimo tiro, decidiamo viste le condizioni strepitose, di aprirlo. Ancora una quindicina di metri di scalata spettacolare poi si accede alla cengia e mi dirigo ad un pino loricato sulla dx (più o meno in linea con S2). Dalle foto avevamo studiato di fare sosta li, quindi avevo con me uno spezzone di corda abbastanza lungo. La fortuna è stata che accanto al pino principale ce ne fosse un altro molto più piccolo perché il primo ha un diametro di quasi due metri, per una circonferenza di circa 6 m… e a 6 m di spezzone di corda non ero preparato!!! 

In discesa sull’ultima doppia

Con tre doppie, di cui l’ultima su una sosta a chiodi che ho voluto lasciare per agevolare futuri ripetitori (una abalakov era possibilissima dato lo spessore e la qualità del ghiaccio..), siamo nuovamente alla base.. sorridiamo…siamo entrambi visivamente emozionati, forse anche un po’ increduli. Increduli di aver vissuto una giornata in un luogo del genere, con emozioni ed ambientazione che non ha niente da invidiare alle location alpine. Una giornata unica. Enjoy!

Grazie di cuore a Ludovico per l’avventura e grazie ai miei sponsor che mi supportano nella realizzazione delle mie idee Climbing TechnologyGarmontCampo Base Outdoor

 

“LA DELICATA” parete NE Serra delle Ciavole, Parco Nazionale del Pollino 

Prima salita: 2/1/2017 da Cristiano Iurisci, Fabio Minerba, Nino Gagliardi e Mimmo Ippolito (primi 2 tiri)

Prima RP e prima integrale, aggiungendo l’ultimo tiro non salito dagli apritori: 17/1/2020 Riccardo Quaranta e Ludovico Genco

3L, 135m, 3+, III

AVVICINAMENTO DA TERRANOVA DEL POLLINO
Da Terranova del Pollino si prosegue per la Frazione di Casa del Conte e di qui si continua verso la località Lago Duglia (indicazioni lungo la strada) riconoscibile dalla presenza di un largo prato con un casotto usato dai turisti per le grigliate estive. Grazie alla solerzia del comune di Terranova nel ripulire prontamente la strada fin qui, si ritiene tale avvicinamento il più comodo. Da Lago Duglia, lasciata l’auto, si prosegue lungo la strada per circa 300 metri e si prende a destra il sentiero per piano Cardone al quale però non ci si arriva poiché è preferibile proseguire in direzione del Piano dei Moranesi dove si arriva dopo un’ora da Lago Duglia (1700 m.s.l.m.). Il piano è una evidente radura nel bosco da dove si ha una bella vista di Serra di Crispo e della cresta Nord di Serra delle Ciavole. Da qui senza percorso obbligato si prosegue in direzione SW nel bosco mantenendosi ad una quota fissa di 1750 m circa cercando il percorso meno faticoso tra le numerose doline della zona. L’assenza di fogliame nel bosco consente di vedere sempre alla propria destra la parete E delle ciavole e dopo un’ora circa di cammino si noterà la bella lingua bianca della cascata. A questo punto si esce dal bosco in direzione della rampa che conduce alla base della parete. In totale circa 2:00/2.30 ore dall’auto in dipendenza dell’innevamento. Per il ritorno si può percorrere lo stesso itinerario.

Traccia gpx scaricabile al seguente link: https://drive.google.com/file/d/1OEWJllowc8UBVE7sRdZtYFkKFfL_Ee-0/view?usp=sharing

L1, 40m

Si attacca la colata a dx (60°) si supera un breve tratto a 70° poi sempre su terreno appoggiato si sosta in una specie di goulotte sulla dx, prima di un tratto più verticale. Sosta su ghiaccio

L2, 45m

Si traversa a sx riprendendo il flusso principale della colata, si supera una zona a 70°, poi di nuovo più appoggiato, si arriva ad un tratto più verticale (pochi metri a 80°), lo si supera e su placca appoggiata si obliqua a dx verso un albero. Sosta su albero con cordone rinforzato da kevlar.

L3, 50m

Si traversa a sx poi dritti ad affrontare un tratto a 70° che conduce al piano inclinato soprastante, si punta ad un grosso loricato sulla dx sul quale si sosta. Sosta su cordone e maglia rapida.

DISCESA

In corda doppia da S3 a S2; da S2 ad una sosta di calata su 2 ch. attrezzata su roccia (sulla dx faccia a monte) o su abalakov. Da qui a terra con una doppia di 60m esatti (attenzione!)

NOTE

Prestare molta attenzione durante l’avvicinamento e durante la salita alle condizioni del manto nevoso sia alla base della colata sia sui pendii soprastanti. Salita che consiglio in caso di scarso innevamento sia per i pericoli citati che per godere del ghiaccio che altrimenti, data l’inclinazione, viene facilmente ricoperto da neve.

Testo, video e foto di Riccardo Quaranta GUIDA ALPINA e Ludovico Genco

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